Come cambia il mondo: l’andamento della popolazione mondiale dal 1950 al 2015

Questo post nasce un po’ per caso dalla lettura di questo articolo di Internazionale, che parla di come la Nigeria abbia aggiornato il metodo di calcolo del proprio PIL dopo ben 24 anni. Leggendolo, a un certo punto mi imbatto in una dato: la popolazione della Nigeria, oggi, è stimata pari a 170 milioni. Leggo il dato e penso: possibile? I miei ricordi, infatti, parlavano di 90 milioni.

Va detto che i miei ricordi risalgono all’incirca alla seconda metà degli anni Novanta, quando facevo le scuole elementari e mi piaceva leggere negli atlanti le tabelle con le statistiche demografiche mondiali. E va detto anche che ai tempi non avevo internet in casa, per cui il dato dell’Atlante cartaceo doveva quantomeno risalire a qualche anno prima. In effetti, non ricordavo male: nel 1990 la popolazione nigeriana era di 95 milioni di abitanti, oggi ammonta a 169 milioni. In pratica, in 25 anni è raddoppiata.

Questo mi ha fatto riflettere su come la distribuzione nel mondo della popolazione cambi ad un ritmo molto veloce: così, ho scaricato alcuni dati sulla popolazione mondiale suddivisa per continente (ve lo dico subito: ho brutalmente ignorato l’Oceania!) dal sito delle Nazioni Unite, che presento qui principalmente in forma grafica.

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Il dato più grezzo rappresenta la popolazione per continente. L’Asia aveva circa 1 miliardo e 400 milioni di abitanti nel 1950, 3 mld e 200 mln nel 1990 e 4 mld 150 mln nel 2010. Nel frattempo, l’Africa è passata da 230 mln a 630 (1990) e oltre 1 miliardo (2010). L’Europa, invece, da 550 mln a 720 mln (1990) e 740 mln (2010), ed è stata “sorpassata” dall’Africa intorno al 1995, proprio mentre io studiavo su quell’atlante poco aggiornato.

Per finire, il Nordamerica aveva nel 1950 170 mln di abitanti, passati a 280 mln nel 1990 e a 345 nel 2010; il Sudamerica, negli stessi anni, 110 mln, 295 mln (verso il 1990 ha quindi sorpassato il Nordamerica) e 395 mln.

Il grafico precedente, tuttavia, temo non renda così semplice il confronto, a causa della dimensione della popolazione asiatica, che sostanzialmente schiaccia le altre linee; ho quindi posto pari a 1 il valore della popolazione nel 1950 in ciascun continente, e osservato la variazione nel tempo del corrispondente numero indice (dato dal rapporto tra la popolazione in un dato anno e la popolazione nel 1950). Ecco cosa ne è risultato:ts

Si può osservare come il continente in cui la popolazione è cresciuta ad un ritmo maggiore sia l’Africa, che in 60 anni ha visto quintuplicare la sua popolazione; seguono, nell’ordine, Sudamerica, Asia e Nordamerica, mentre la vecchia (è il caso di dirlo) Europa è rimasta sostanzialmente stabile.

Penso che questi dati ci possano fare capire come per l’Europa sia sempre più difficile “essere al centro del mondo”: nel 1950 ospitava circa il 22% della popolazione mondiale, oggi ne ospita solo il 11%. L’Asia, invece, è passata dal 57% al 62%; l’Africa, dal 9 al 16%. Meno rilevanti le variazioni in America: il Nordamerica è sceso dal 7 al 5%, il Sudamerica è cresciuto dal 5 al 6%.

Cambiamenti che dovrebbero farci riflettere, e che a mio avviso ci dicono che non possiamo più guardare al mondo come siamo abituati a pensarlo: con l’Europa e gli Stati Uniti d’America in primo piano, e tutto il resto a farvi da contorno. Se probabilmente non era così già verso la fine degli anni Novanta, sicuramente non lo è più ora, e non accorgersene sarebbe un errore gravissimo. Questo implica due cose: la prima che bisogna riprendere la strada dell’integrazione europea, perché se già l’Europa intera pesa sempre meno (almeno in termini di popolazione) sulla scena internazionale, potete immaginare quanto possano pesare i singoli Stati da soli. La seconda, che la crescita vertiginosa della popolazione in altre aree del mondo potrebbe costringerci presto a riconsiderare i nostri stili di vita e di consumo. In fondo, negli ultimi anni, non abbiamo già iniziato a farlo?

1 thoughts on “Come cambia il mondo: l’andamento della popolazione mondiale dal 1950 al 2015

  1. Bello bello!! Anch’io stavo pensando ad un articolo sulle transizioni demografiche nel mondo, ma con i miei tempi biblici chissà quando lo farò.. Sono contenta che tu abbia proposto questa analisi, perchè davvero credo che l’andamento della demografia nazionale e mondiale abbiano molto da dirci su problemi e virtù del nostro futuro.. Good job!

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